Anni di giovinezza, vita di voluttà ...
come ne scorgo chiaramente il senso.

Quanti rimorsi inutili, superflui ...

Ma il senso mi sfuggiva, allora.

Nella mia giovinezza scioperata
si formavano intenti di poesia,
si profilava l'ambito dell'arte.

Perciò così precari i miei rimorsi!
E gl'impegni di vincermi e mutare,
che duravano, al più, due settimane.


Costantino Kavafis

lunedì 20 settembre 2010

Tenero addio

Ecco, penso che Sandro Penna abbia molte possibilità di diventare il mio poeta preferito. Questo posto fino a poco tempo fa era occupato da Kavafis.

...

Questa è una poesia che parla secondo me di un un rapporto occasionale non visto però in maniera sbagliata, proibita o sporca ( come in Kavafis ) ma bensì tenero, dolce e anche un pò doloroso nel momento in cui ci si deve salutare.  =)





















Sedere a una tavola ignota.
Dormire in un letto non mio.
Sentire la piazza già vuota
gonfiarsi in un tenero addio.


di Sandro Penna

2 commenti:

  1. Delizioso, Sandro Penna. In poche semplici parole, riesce a trasmettere tutte le sue emozioni e la sua visione "candida", se pur malinconica, delle cose.

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  2. E' un poeta veramente affascinante. A volte lo si sottovvaluta per complessità secondo me. Certe poesie apparentemente molto semplici possono risultare anche un pò ermetiche. =)

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