Anni di giovinezza, vita di voluttà ...
come ne scorgo chiaramente il senso.

Quanti rimorsi inutili, superflui ...

Ma il senso mi sfuggiva, allora.

Nella mia giovinezza scioperata
si formavano intenti di poesia,
si profilava l'ambito dell'arte.

Perciò così precari i miei rimorsi!
E gl'impegni di vincermi e mutare,
che duravano, al più, due settimane.


Costantino Kavafis

sabato 25 settembre 2010

Sguardo d'amore


 











Nella mia mente
Tu mi sorridevi
Con gli occhi da innamorato.
Parlammo, senza amarci,
Senza soccombere nel letto
E mi chiedesti di nuovo
Di quel mio sentimento,
Del candido fiore mai sbocciato
Del letto con lui mai consumato.
Volevi abbandonarti a quel attimo
Volevi sentirti anche tu amato.
E io parlai con enfasi
Di quel doloroso amore
Dimenticando di tutto, dimenticandoti.
Allora tu guardasti i miei occhi
Notasti quello sguardo
Quello desiderato
Ma che così sfuggevole
Non ti avrebbe mai sfiorato.

di Mihai Rusu

lunedì 20 settembre 2010

Tenero addio

Ecco, penso che Sandro Penna abbia molte possibilità di diventare il mio poeta preferito. Questo posto fino a poco tempo fa era occupato da Kavafis.

...

Questa è una poesia che parla secondo me di un un rapporto occasionale non visto però in maniera sbagliata, proibita o sporca ( come in Kavafis ) ma bensì tenero, dolce e anche un pò doloroso nel momento in cui ci si deve salutare.  =)





















Sedere a una tavola ignota.
Dormire in un letto non mio.
Sentire la piazza già vuota
gonfiarsi in un tenero addio.


di Sandro Penna

Mi hai fatto amare

Allora, ho comprato da poco un libro che contiene tutte le poesie di Sandro Penna. Anche questo poeta me lo hai fatto conoscere sempre tu,... quante cose non avrei conosciuto senza di te, quanta gioia e quanta bellezza non avrei trovato nell'arte se non me le avessi fatta conoscere.
E ti ricordo adesso in questi quattro versi che mi sono venuti più spontanei che mai... Un abbraccio, ovunque tu sia.










Cara prof, anche se non ci sei più,
Qualche volta compari vicino a me...
Vicino a cose che mi hai fatto amare,
Accanto a uno scafale di poesie.


di Mihai Rusu

"la natura..."


















Tu mi lasci. Tu mi dici "la natura..."
Cosa sanno le donne della tua bellezza.

di Sandro Penna

venerdì 17 settembre 2010

Preghiere per Bobby ( Prayers for Bobby )













Ieri  notte mi sono visto un bellissimo film che è stato il miglior regalo per il compleanno che mi potessi fare. Si chiama Prayers For Bobby ( Preghiere per Bobby ) e me lo sono visto in inglese con i sottotitoli in italiano.
E’ ispirato a una storia ambientata nella prima metà degli anni ottanta. Parla della tipica famiglia americana, dove troviamo una madre MOLTO bigotta e un figlio che fin’ora era stato perfetto ma che quando si scopre che è gay cambia tutto.
Mi sono veramente commosso vedendo questo film perché mi sono rivisto in certi pensieri del protagonista e questo senza una famiglia che mi opprimesse continuamente o che tentasse di curarmi.
Oggi mentre stavo a scuola sono riuscito a tenere fede all’augurio del mio amico Tiziano e sono riuscito a scrivere quella che è secondo me una bella poesia. Parla appunto di questo film.




Preghiere per Bobby

Fosti una visione e ti abbracciai
In pace come me stessa dopo mesi.
Mi sorridevi quasi contento
Dopo quella sera su quel ponte
Quando non m’eri più figlio
Quando non c’era più amore
Dai ricordi con la nostra famiglia
Da quelle mie parole.
E ti lasciasti sprofondare
Nel vuoto di te, nel traffico
Davanti a un camion di passaggio.
Adesso cerco perdono, cerco l’impossibile
Per quella mia cieca fede
Che senza amore ti ha condannato,
Colpevole ti essere com’eri
Reo di voler vivere.

di Mihai Rusu

giovedì 16 settembre 2010

Sussulto

















Sussulto che tradisce questo cuore
Animo che si spegne lentamente
Il mio inespugnabile dolore.


di Mihai Rusu

La relazione ( NON ) realizzante


















Oggi ho avuto la lezione di religione a scuola e mai come questa volta la discussione mi ha toccato da vicino. Sembrava veramente ad hoc.

Non eravamo distanti, non oggi, e abbiamo condiviso questo momento in cui ci sono stati sbattuti in faccia i nostri errori, il nostro fallimento.

Prima di tutto bisogna spiegare meglio il titolo. La relazione è quel determinato legame che s’istaura tra due o più persone, e si sviluppa un rapporto di conoscenza duraturo . E fino a qui diciamo che ci siamo.

Realizzante invece che significa ? Che quel legame è in grado di farti stare bene in seguito allo SFORZO RECIPROCO di rispondere ai bisogni e alle necessità dell’altra persona. Eccola la crepa, l’enorme crepa,.. il buco nero.

E’ troppo difficile quando s’incomincia a soffrire veramente guardare al di là di noi stessi. L’altro è molto più secondario, è troppo lontano da come ti senti tu, da QUANTO senti tu e ci facciamo prendere ancora di più dalla voglia di proteggerci, dall’egoismo anche un po’ giustificato.

Perché non abbiamo capito come arrivare al giusto compromesso ? Le nostre necessità, anche escludendo la parte realmente problematica, sono venute a scontrarci. Perché non abbiamo pensato ad un vero dialogo diretto, perché abbiamo pensato solo a come resistere di più, a come sopravvivere un altro po’ invece di cercare di sistemare veramente le cose ?

Solo promesse non mantenute, parole prese troppo sul serio, delusioni involontariamente enfatizzate e altre crepe, tante altre crepe. Non abbiamo mai fatto veramente un passo al di là di noi stessi, non abbiamo mai fatto qualcosa che non fosse temporaneo.

Quante volte ti ho accusato di incoerenza e di poca chiarezza, ma è mai possibile che tu non mi abbia mai fatto capire niente ? Come posso esser stato così idiota, dovevo intuirlo, dovevo capirlo da solo che … che tutto quel bene che dicevi di provare non c’era veramente.

Avrei dovuto rendermene conto da solo ma mi sono aggrappato a situazioni, a discorsi, a tante di quelle parole. La colpa è soprattutto mia per averci creduto troppo, per esser stato così sicuro di aver creato un profondo legame, uno che sarebbe riuscito a resistere anche a questo.

Sono un illuso, un grandissimo illuso e non voglio accettare questo epilogo, non ci riesco. E’ un fallimento troppo doloroso e non riesco a pensare di essermi ingannato così tanto per tutti questi mesi.

Quando anche tutto quello che per cui ho lottato così tanto, per cui ho sofferto tutte quelle notti ( quante notti, quanto dolore … ) diventa oggetto di discussione, quando diventa oggetto di compromesso arrivi a chiederti quand’è che ti ho perso esattamente, in modo così irrimediabile da non riuscire a tornare indietro?

Quando si è arrivati al punto in cui si combatteva per il nulla ? Quando sei arrivato a pensare di chiedermi tutti quelli sforzi, pretendendo però che rinunciassi anche a quello per cui ho sacrificato così tanto di me stesso ?
Sospiri, solo sospiri mi sono rimasti, nei quali desidero solo di non averti mai incontrato di non vederti mai più, perché troppo esasperato dall’idea di non poterti avere in nessuno dei due modi.

Soffrirai anche tu, ma questo mese e mezzo non è servito a farmi stare meglio. Sono più disperato e amareggiato che mai. Sono due giorni che sento continuamente un bruciore che si estende dalla gola fino ai polmoni … Fatico a respirare, fatico a fare ogni cosa anche quando ti sto lontano.

Troppe le energie sprecate, troppi i pomeriggi e le notti passate a pensare come far andare bene questa situazione. Ma ho fallito. Tutto questo non è servito a nulla se non a farmi coinvolgere di più e a farmi stare peggio.

Quanto vorrei abbracciarti e farti sentire tutto il mio calore, tutto il mio affetto e quel strano amore,… tutto questo per poterti piangere e scrollarmi di dosso tutte quelle lacrime che si sono trattenute da sole nel corso di questi mesi.

Ho un bisogno di sfogarmi che mi mette quasi paura. Ma il punto è un altro: tu riuscirai tra non molto a riprenderti completamente. Io invece non so se riuscirò a farlo tanto presto. Per come sono fatto, per quanto sono idiota, già mi vedo tra cinque anni a pensare a questa cosa e ad annichilare ancora me stesso.

I momenti tranquilli d questi giorni so che li pagherò a prezzo molto caro e già sto iniziando a scontare. Forse l’unica cosa positiva di quest’ultimo periodo è che sto iniziando ad avere le cose più chiare, sto capendo che non ci tieni abbastanza, non quanto pensavo e non quanto mi hai fatto spesso capire.
Non posso ignorarti perché non riuscirei ad andare avanti, mi autodistruggerei in poco tempo. Devo imparare a “convivere” insieme a te perché siamo costretti a vederci ancora per un paio di mesi. Sono sicuro che se tu potessi mi cancelleresti in due secondi dalle tua vita, se potessi mandarmi lontano lo faresti e in alcuni momenti lo farei anch’io.

Ti sentirai scagionato quando finirà quest’ultimo anno scagionato, liberato da un oppressione, da un rapporto che non desideri salvare più minimamente e forse anch’io sarò un po’ così … Ma sono sicuro che durerà per poco, sono certo che sentirò presto la tua mancanza e che mi struggerò dandomi tante di quelle colpe per non averci provato più intensamente, nel modo giusto, nel modo che non ci avrebbe fatto fare questa fine.

Spero di riuscire a farmene una ragione un giorno, ma quel giorno sembra MOLTO lontano. Tu tornerai presto a sorridere senza più pensarci e io per poter andare avanti devo comportarmi come a marzo quando dicevi che stavi benissimo in mia compagnia, quando io ormai non ti consideravo più mio amico, ma solo un profondo conoscente e vivevo questo rapporto alla giornata senza aspettarmi niente da te.

Ecco, forse mi sono fidato troppo, veramente troppo di una solidità che non c’è mai stata, di parole pronunciate ma non provate veramente e ho preteso più di quello che mi potevo permettere da questa situazione.

La colpa è la mia, come sempre è la mia. Ci sarà un motivo se non riesco ad intrattenere un rapporto profondo per tanto tempo. Adesso vorrei solo che quella certezza che ho sentito l’anno scorso non l’avessi mai vissuto anche se è stata una delle più belle cose che abbia mai provato in tutta la mia vita.

Se non ci fosse stata quella sicurezza, che nella vita non sarei stato più solo perché avevo trovato qualcuno che mi voleva veramente bene e che non mi avrebbe mai giudicato ma sostenuto sempre, ecco, se questo non ci sarebbe stato adesso non mi sentirei più solo che mai e non penserei che mi sono illuso su tutto.

Ma adesso devo concentrarmi su me stesso, devo volermi un po’ più bene, arrendermi a questo senso di fallimento e smettere di proteggere ancora tutto quell’affetto per una persona che non se lo merita e che gliene frega ben poco di me.

Ma c’è la vie! Bisogna proteggersi e concentrarsi sull’avvenire perché adesso più che mai tutto il futuro è a portata di mano e bisogna smettere di pensare agli sforzi reciproci mancati ( tante belle parole con le quali spero di poter essere coerente!).

Questa è la mia relazione NON realizzante, quella che lascia delle ferite profondissime, che fa perdere tutta la fiducia che avevo per l’amicizia,… e non penso che riuscirò mai a lasciarmi andare come ho fatto con te.

Capisco adesso che nel caso migliore mi ci vorranno anni per superare questa cosa; spero di crescere dopo questa esperienza e arrivare a credere nuovamente nella vera amicizia dove voler abbracciare l’altro non è più una colpa.

mercoledì 15 settembre 2010

Onirico abbraccio!

Solo qualche ora fa mi sono ricordato una cosa: ieri notte ti ho sognato nonno. Chi l’avrebbe mai detto ? Io che non mi sono mai sentito legato a te,io che sono stato QUASI indifferente quando mi hanno detto per l’ennesima volta che eri sul punto di morte e ho cercato di avere lo stesso atteggiamento anche quando sei deceduto.
 Non so, non ci siamo mai capiti, neanche su un minima cosa, tu così lontano dal mio mondo d’infanzia, tu che eri violento e quasi crudele. Certo sono stato molto dispiaciuto quando ho saputo della tua morte ma volevo essere il più possibile coerente con me stesso. Mi sono chiesto: Che cosa mi mancherà di te adesso che non ci sei più ? NIENTE.
 Nessun ricordo felice se non una volta quando mi comprasti una merendina. Tanti invece gli schiaffi,  i momenti di terrore e quelli d’intransigenza.
 Quanto sei morto sono stato triste più che altro per il fatto che forse nessuno ti avrebbe pianto veramente per la persona che eri, per i bei momenti che avevi regalato, ma solo per quello che hai rappresentato: padre, marito, nonno. Erano quasi obbligati a essere tristi.
 Eppure ti ho sognato. Un sogno molto strano che non mi sarei mai aspettato. Ero in uno strano edificio,una specie di hotel/teatro e ti stavo cercando, e ti volevo salutare.
 Dovevo essere in Romania, ma era tutto molto particolare, sapevo che in quel luogo non ci sarei tornato presto e sapevo che quando lo avrei fatto tu non ci saresti stato più.
  E ti volevo salutare per l’ultima volta, volevo dirti addio. Ti ho cercato per un bel po’ e non sono riuscito a trovarti. Soltanto negli ultimi momenti ti ho intravisto vicino all’uscita dell’edificio; eri così diverso, così piccolo, fragile e indifeso. Eri alto circa un metro, come un bambino e sempre come tale ti sei avvicinato a me mentre ti venivo incontro.
 Mi hai abbracciato per la prima volta lasciandomi di stucco. Eppure inconsciamente quasi capivo il tuo dolore, il tuo grande rimpianto. Piangevi e mi stringevi forte a te quasi come se non volessi lasciarmi più andare.
 Tu che eri così duro, rozzo e insensibile mi tenevi stretto a te come se fosse l’unica cosa che volevi fare da anni. Sembrava quasi però che non abbracciassi solo me in quel momento, ma anche mio padre, quel tuo figlio da tempo defunto.
 Il figlio dal quale hai preteso così tanto, che ha cercato sempre di non deluderti, quel figlio che ti ha reso così orgoglioso, lo stesso figlio con il quale però non hai mai avuto un vero legame. Almeno una cosa ce l’abbiamo in comune.
 Era come se cercassi di farti perdonare per tutto quello che hai fatto, per quello che non hai fatto, per quello che hai detto e per quello che purtroppo non sei mai riuscito chiaramente a dire a chi era importante per te. Era come se cercassi di sopperire tutti quei vuoti che hai sempre ignorato o che hai fatto finta di ignorare.
 Nonostante tutto quello che hai fatto, capisco adesso che forse la vita è stata troppo ingiusta con te, meno corretta del solito, più crudele di quello che è giusto che sia.
 E adesso queste lacrime che quasi chiedono il permesso di venire giù non sono più per nonna che è rimasta molto più sola ma per te, persona a cui non ho mai tenuto veramente, a cui non ho voluto bene come si vede nei film, quando i ragazzini vanno dai propri nonni per farsi coccolare e raccontare vecchie storie. Questo non l’hai mai fatto ma forse neanche te eri stato abituato a questo. Eppure mi viene da piangere lo stesso.
 Sarà l’ora tarda, sarà il periodo o l’instabilità emotiva. Ma quel nostro abbraccio, seppur un sogno, anche adesso lo avverto così sincero e vero: mi hai fatto sentire fondamentale, mi hai fatto sentire quasi l’unica cosa buona che ti fosse rimasta e verso la quale purtroppo non hai mai dato nessun segno d’apprezzamento.
Forse neanche io l’ho cercato più vista l’incompatibilità dei nostri mondi  però adesso mi pento quasi di non esser neanche riuscito ad andare alla tua tomba per accendere una candela.
 Se lo avessi fatto magari adesso mi sentirei meno in colpa per la bugia che ti ho detto alla fine del sogno, quando ti ho lasciato in macchina con altre persone e ti ho detto che sarei ritornato a casa a piedi, e che ci saremmo visti e magari abbracciati di nuovo tra pochi minuti.
E tu quasi come un bambino obbediente non hai detto niente e ti sei fidato. Io sapevo benissimo che non sarei più tornato da te. E’ stato quello il mio addio.

GaGa Rules !



E’ bello vedere ancora che c’è qualcuno, che ha raggiunto un successo notevole, e che si emoziona e si commuove davanti a un riconoscimento importante, per quanto commerciale possa essere.

Non so, ultimamente sto iniziando ad apprezzare sempre di più Lady Gaga e non solo grazie a un mio nuovo amico ( si, mi riferisco a te, padre del paganesimo XD ) ma perché se si leggono le sue dichiarazioni, se si sentono degli spezzoni dei suoi concerti, puoi sentire la passione per quello che fa, il suo talento ( anche se non sempre si vede se uno si ferma a guardare il video di Poker Face ), e soprattutto la vera gratitudine e non le solite frasi dette per fare scena.

L’unica cosa che magari mi dispiace è che per poter entrare nel mondo musicale dello show bizz si debba scendere a dei compromessi a livello d’immagine e a livello di stile musicale. Perché sentendo certi live di Gaga si capisce chiaramente che ha molto più talento di quanto la Spears e Madonna messe insieme si sogneranno mai di avere.
E’ evidente che Lady Gaga può molto di più di quanto fa vedere nel video di Poker Face o Just Dance.

Ho visto qualche settimana fa un suo live nel quale cantava Speechless. E mi ha lasciato veramente senza parole perché nonostante la ripetitività della canzone ( intendiamoci, non stiamo ai livelli di Alejandro XD ), riusciva a cantare e suonare benissimo mettendoci anche una carica emotiva non indifferente.

Non sto dicendo che è la migliore artista del mondo, per carità, dico solo che può molto di più di quello che si vede nei suoi video su Mtv. Certo, si capisce subito che è molto creativa e che dietro a certe canzoni ci sono dei propositi e della idee molto carine ma rischia di essere un attimino confusa con tante sue colleghe oche. Il punto è che a differenza di tutte quelle troiette, lei ha talento.

Ritornando a quello che dicevo prima, stasera ho visto gli Mtv Video Music Awards e Lady Gaga ha fatto strage di premi. Cazzo ha vinto anche il premio per il video dell’anno e sinceramente mi ha fatto una tenerezza assurda quando ho visto che ha pianto; si è messa a cantare un pezzettino di una canzone del suo prossimo album e l’ha cantata da dio.

Certo il suo genere è il pop molto commerciale quindi è molto dura trovare certe cose profondissime che magari trovo sempre in Mina, anche se però in certe canzoni come Speachless e Brown Eyes delle cose si trovano di sicuro.

Gaga secondo me è un personaggio che dominerà le scene per molto tempo e ci regalerà quel leggero pop di cui sinceramente io qualche volta sento il bisogno.

Sono contento poi che per una volta una star s’interessa veramente a certe cause e s’impegna veramente per dare sostegno a certi suoi fan e a certe minoranze. Questo non solo per farsi pubblicità e per attirare i maschi allupati ( mi riferisco al don’t ask, dont’t tell e quindi a tutta la cominutà lgbt ) come certe su colleghe ( Aguilera e la Perry in primis).



Quindi XD :

“Let's have some fun, this beat is sick
I wanna take a ride on your disco STICK
Let's have some fun, this beat is sick
I wanna take a ride on your disco STICK!”


PS: Chiedo venia perchè come al solito ho scritto malissimo. XD

venerdì 10 settembre 2010

Carico di nebbia


Il solo suon dei passi io ascolto
Nelle strade perdute della mia mente,
E sorpasso quei detriti di cemento
Ignorando le voci di tutta quella gente.

Carico di nebbia, percorro il mondo intero
Tra persone cancellate dal passato
Cercando in una fitta rette il forte legame
Quel soave ricordo, dal cuor sradicato.

Ma si arrampicano sulle mani
Quei volti anonimi della vita, dimenticati
Che dalle angosce essendo privi
Cercano di sorgere da bei tempi andati.

Io vorrei solo vedere ancora com’eri allora,
All’angolo del lontano pensiero ritrovarti
Stringerti al petto incauto come un tempo
E ingenuamente nel profondo coltivarti.

Ma non si scrollano di dosso quei visi
Dipinti di un grigio distorto dai giorni
E stanno lì solamente per ricordarmi
Dalla nube di coscienza , gravi ritorni.

di Mihai Rusu
PS: Lo so, è mediocre... Comunque ha preso vita da sola e se vi va, scrivetemi la vostra interpretazione nei commenti. ;)

mercoledì 8 settembre 2010

Notti Bianche




Notti bianche di neri pensieri
Perseguitano i miei giorni,
Su piccoli ed angusti velieri
In mari tempestosi e taciturni.

Si cade sotto la forza delle onde
Vicino a taglienti scogli di rovina
E nel risveglio dopo diverse ronde
Cadi nella solita isola, tua assassina.

Non sai come cercare di scappare
Per allontanarti di nuovo nel mare
Poterti isolare in un attimo di pace
E pregare, davanti ad un inutile altare.

di Mihai Rusu

venerdì 3 settembre 2010

Dolce mar salato





E non ho scoperto neanche il tuo nome
Oggi, giorno di intense passioni sciolte;
Poche le cose da me pronunciate con ansia
Poche quelle parole, dall’emozione avvolte.

Così appaiono ai miei giovani occhi
Quelle grandi braccia, quasi enormi,
Create quasi soltanto per abbracciare,
Improvvisa voluttà a cui non so oppormi.

Le tue mani me le legherei tutt’intorno
Per stare sempre vicino al tuo petto
Come Andromeda e le sue spesse catene
Come un corpo stanco, su un vecchio letto.

Ma resti lontano, lassù, inafferrabile
In quella tua aura di fascino,
Augurandomi che questi desideri
Mi sleghino improvvisamente, mi lascino.

Ma come vorrei affondare con queste catene
Nel tuo dolce mar salato
Annegare cosciente nelle tue labbra
Sprofondare senziente, nel mio ardor sbagliato.

di Mihai Rusu

 
PS: Pensavo che la versione di greco di oggi mi fosse uscita bene ma da quello che dice la prof non è così...

Caffeina & Adrenalina

























 Ormai mancano poche ore alla prova scritta di greco sulla quale riuscita non ci spero tanto. Ho messo in circolo nel mio sangue una doppia dose di caffeina e adesso sono su di giri.
 E' incredibile il mio comportamento. Anche oggi che dovevo studiare di più rimandavo ai giorni seguenti. Ma quali cazzo di giorni seguenti?!?! La prova del nove è arrivata e stavo ancora con la testa nel mondo delle fate.

Mi sono rimaste tantissime pagine di biologia da studiare, così come di chimica e così come un ripasso di altre cose, però almeno su letteratura greca penso di essere preparato decentemente. Spero solo di non fare troppa confusione con i nomi e con le date. -_____-

 Lo so, lo so, questi post sono noiosi e insignificanti ma non ci posso fare niente. Quando uno non aspira più a rendere il web meno pieno di spazzatura scrive sul suo blog di quello che gli sta più a cuore, di quello che più lo preoccupa.

 E mi sento quasi realizzato un po’ dopo aver spesso quasi tre ore oggi nello studiare greco. Sento che almeno qualcosina ho fatto. Adesso sono quasi le quattro del mattino e mancano pochi ore al primo esame, ma forse un occhiata a biologia la posso ancora dare.

 Comunque non m'illudo, so di non essere guarito neanche un po’ dalla mie pigrizia e dalla mia stupidità … Però adesso non posso farmi sorpassare dal tormento e dai pensieri troppo dolorosi e insistenti su delle persone che in fondo provano solo finta considerazione per me ( e adesso neanche più quella ).

 Non posso pensare di scappare e di rovinarmi di nuovo, non posso pensare di perdere un altro anno. Soprattutto mamma non mi merita di avere un figlio che la deluda così spesso.

 Cercherò di farcela in questi esami e nell'eventualità che li superi, cercherò di farcela nel resistere di avere quella persona, così vicina fisicamente al mio dolore.

 Adesso però mi concentro su quello che devo fare adesso, mi concentro su quest'adrenalina che si sta spegnendo e sul fatto che devo riposare.

 Spero solo che la determinazione che sento adesso duri anche domani mattina durante l'esame e anche durante il disperato studio pomeridiano di biologia.

giovedì 2 settembre 2010

E quasi non me ne rendo conto

 E quasi non me ne rendo conto che domani ci saranno gli esami. Quasi non capisco che ho sprecato tantissimo tempo a tormentarmi e a non prepararmi MINIMAMENTE. Sarà che l'ho fatto apposta a non esserlo, sarà che volevo soffrire di meno standoti lontano. Certo che sono veramente una testa di cazzo!
 Il bello è che non trovo più neanche il libro di letteratura greca! EVVAI!

2 Settembre, 17 anni fa


  Diciasette anni fa, questo stesso giorno moriva mio padre. Mai come in questi ultimi tempi ho sentito il bisogno di posseredere qualcosa di suo.
 Non pretendo i ricordi visto che per questi è troppo tardi, ma un qualcosa che indossava, un libro che amava, cose di questo genere.
 Penso che quando viene a mancare una persona cara ( cara ? bò, non l'ho mai conosciuto, ma di sicuro era importante ) c'è bisogno di riempire quel vuoto con un dolce ricordo e se non ne possiedi nessuno cerchi un qualcosa che appartenesse a quella persona.
 Le cose da dire sono tantissime ma penso che certi dolori è meglio non spiegarli su un blog, specie se uno a parole non è capace di esprimerli minimamente.
 Pero voglio """ricordarlo""" ( omaggiarlo era ancora più inopportuno eheh ) con un post su questo blog ( che sembrerà di merda ma che a me è tanto caro ); un post che non parla di pippe mentali ma solo di un dolore che non potrà mai cambiare, un post che mi ricorda adesso più che mai quello che non ho avuto, quello che mi è sempre mancato e quello che non avrò mai.

mercoledì 1 settembre 2010

Spesso il male di vivere



Spesso il male di vivere ho incontrato
era il rivo strozzato che gorgoglia
era l'incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.

Bene non seppi, fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.


di Eugenio Montale

Schianto




 Mancano pochi secondi allo schianto, ma un po' ci spero ancora, non riesco a credere che tutto finirà così.
 Forse dovevo urlare più forte, forse dovevo far vedere di più di quanto avessi bisogno di qualcuno mi sostenesse e che mi desse uno "schiaffo" per svegliarmi.
 Ma c'è la vie! =)

Quasi Pace



E in alcuni momenti oggi sono riuscito quasi a stare tranquillo. Sono riuscito a pensare un pochettino ad altro nonostante manchino due giorni al grande giorno e io non sappia solo un decimo di quello che dovrei sapere per prendere la sufficienza.
 Magari domani starò mille volte più male di ieri però questo momento è quasi, come dire, dopo tutte queste brutte giornate, è quasi godibile. Certo anche oggi ci sono stati tantissimi pensieri ( soprattutto in mattinata ), però ho vissuto certi attimi di quasi pace.
 Non so, forse sono quelli attimi in cui il mondo per te si ferma e ti rassegni davanti a tutto. Come nei secondi prima in cui ( incredulo!!! ) stai per essere travolto da una tremenda tempesta, soffocato da un vorace uragano, o distrutto da un'onda che ti tiene in bilico, ma che intanto quasi ti dondola.
Però intanto me li godo e cerco di non pensare a tante cose e provo a non riempiermi di buoni propositi che tanto non manterrò. =)