Anni di giovinezza, vita di voluttà ...
come ne scorgo chiaramente il senso.

Quanti rimorsi inutili, superflui ...

Ma il senso mi sfuggiva, allora.

Nella mia giovinezza scioperata
si formavano intenti di poesia,
si profilava l'ambito dell'arte.

Perciò così precari i miei rimorsi!
E gl'impegni di vincermi e mutare,
che duravano, al più, due settimane.


Costantino Kavafis

venerdì 3 settembre 2010

Dolce mar salato





E non ho scoperto neanche il tuo nome
Oggi, giorno di intense passioni sciolte;
Poche le cose da me pronunciate con ansia
Poche quelle parole, dall’emozione avvolte.

Così appaiono ai miei giovani occhi
Quelle grandi braccia, quasi enormi,
Create quasi soltanto per abbracciare,
Improvvisa voluttà a cui non so oppormi.

Le tue mani me le legherei tutt’intorno
Per stare sempre vicino al tuo petto
Come Andromeda e le sue spesse catene
Come un corpo stanco, su un vecchio letto.

Ma resti lontano, lassù, inafferrabile
In quella tua aura di fascino,
Augurandomi che questi desideri
Mi sleghino improvvisamente, mi lascino.

Ma come vorrei affondare con queste catene
Nel tuo dolce mar salato
Annegare cosciente nelle tue labbra
Sprofondare senziente, nel mio ardor sbagliato.

di Mihai Rusu

 
PS: Pensavo che la versione di greco di oggi mi fosse uscita bene ma da quello che dice la prof non è così...

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