Anni di giovinezza, vita di voluttà ...
come ne scorgo chiaramente il senso.

Quanti rimorsi inutili, superflui ...

Ma il senso mi sfuggiva, allora.

Nella mia giovinezza scioperata
si formavano intenti di poesia,
si profilava l'ambito dell'arte.

Perciò così precari i miei rimorsi!
E gl'impegni di vincermi e mutare,
che duravano, al più, due settimane.


Costantino Kavafis

martedì 7 giugno 2011

Chi siete?



Cos'è, una voce?
Tremolii di buio
Scioglietevi, diradatevi
Di luce e datemi
Quei mormorii di
Vita, di parole
Che non svaniscono
Nel vento.

Chi siete? Riempitemi
Almeno un vuoto
Con il pensiero
Di chi, sa come
Regalare amore.

Fatemi trovare un uomo,
L'uomo forte che
Sa come si
Sogna insieme.
Sei tu la voce?
Sei arrivato
Fino a me?

O mente sciocca,
Non c'è nessuno.
Odo solo poesia.

Oggi, più di ieri




O dio, piangi per
Noi, questa pioggia
Calda di parole?

Illudici almeno
Che nel domani
Troveremo un senso,
Un segno del
Filo a noi
Invisibile.

Un senso nel calore
Di un abbraccio,
Nelle carezze di
Un amico, che
Cerca il mio medesimo
Conforto.

Dove finiscono
Le tue lacrime?
Cedile a me,
A tutti, a chi
Non sa vederti
Neanche nello splendore
Del giorno, nello stupore
Del tramonto.

Perchè anche oggi
Siamo soli
Più di ieri,
Più di sempre,
Sempre così soli.

Alla vita



Fermati pensiero!
Non tornare a
Come fosti, a chi
Riusciva a coglierti
Puro, con lo sguardo.

Non voltarti!
Fa del futuro
La tua ragione,
Pensa e guarda
Sempre la vita.

La memoria, il ricordo
Dimenticale. Loro
Sanno bene come
Ucciderti i giorni.

venerdì 3 giugno 2011

Le tue labbra




Le tue labbra
Non le avrò!

Ricordale nel tempo
O notte,
Segnale, seguile
Nei sogni di sereno,
E col pensiero
Nutrimi del
Nettare, e del
Profumo che
Il buio porterà
Con sè.

Le tue labbra
Non le avrò.

Che almeno un
Fiore, mi porti
Sulle ali,
Il petalo purpureo
Di quella pelle
Pura, che mi
Chiede ogni
Volta amore.

giovedì 2 giugno 2011

Dove andate?



Sono una pioggia
Incauta, di passioni
Ira e amore.

Perchè sono?
Neanche un filo
Si dipana dalle
Mie mani,
Niente, nessuno
Si nutre di
Tempeste.

Dove andate?
Dove vai?

Lotto e lascio
Sanguinare dalle mani
Fuoco, e colgo
Carmi di calore,
Versi e poesie
Dalle vene, dai polsi
Che respirano
Per voi, per te.

Dove andate?
Dove vai?

Sono una bolla
D'acqua, vuota
Di chiunque
Sola, libera dal
Sole, incastrata
Solo a un vento
Gelido d'estate.

mercoledì 1 giugno 2011

Solstizio all'orizzonte



Per amore
Mi sono illuso,
Umiliato, davanti
A delle porte
Chiuse, innanzi
A te, un mosaico
Che mi definisce
Il cielo.

Dove tenevi
Le chiavi?

Apri le finestre
E accoglimi da te,
Mostrami il
Solstizio all'orizzonte,
Spegnimi le fiamme
Che salgono infinite

Sui tempi ignoti
Di chi è ignaro
Dell'amore.

Amami e struggimi
Col tuo tormento,
Che le tue ansie,
Paure, diventino
Le mie, sommate
Nell'immenso
Di un solo battito.