Anni di giovinezza, vita di voluttà ...
come ne scorgo chiaramente il senso.

Quanti rimorsi inutili, superflui ...

Ma il senso mi sfuggiva, allora.

Nella mia giovinezza scioperata
si formavano intenti di poesia,
si profilava l'ambito dell'arte.

Perciò così precari i miei rimorsi!
E gl'impegni di vincermi e mutare,
che duravano, al più, due settimane.


Costantino Kavafis

venerdì 29 aprile 2011

Insieme
















Questa poesia l'ho scritta qualche settimana fa e posso dire con certezza di aver scritto di meglio però a me piace lo stesso e ve la volevo far leggere.

Una strada tra te
E me
Una strada di luce.

E quando te ne vai
Su vie sconosciute
Io resto indietro
A ricordare tutto.

Ad ascoltare l'eco
Dei nostri passi
Insieme.

Voglio te, solo te


















Voglio te, solo te!
Lascia che il mio cuore
lo ripeta senza fine.

Tutti i desideri che mi distraggono
di giorno e di notte
in sostanza sono fasulli e vani.

Come la notte tiene nascosta nel buio
l'ansia di luce
così nel profondo del mio cuore
senza ch'io me ne renda conto
un grido risuona:
Voglio te, solo te!

Come la tempesta cerca la quiete
mentre ancora lotta contro la quiete
con tutte le sue forze
così io mi ribello e lotto
contro il tuo amore
ma grido che voglio te, solo te.

sabato 23 aprile 2011

Negramaro - Voglio molto di più ( Video e Testo )




Io voglio molto di più
Di quello che tu mi dai
Dicevi non cambi mai
Resti quello che sei
Che sei
Che se
Sapessi darti di più
Allora io smetterei
Di affannarmi così
Per tutto quello che sei
Che sei
Che sei
Tanto tu sei di un altro
Pianeta e non vivi come me
Parli agli alberi e al vento
Non c’è niente che sia
Impossibile
Vedi tutto attraverso
Senti il mondo che gira intorno a te
Mentre io muoio dentro
L’universo non appartiene a me
E cerco sempre di più
Di quel che trovo e lo sai
Accontentarmi non è
Possibile se tu sei
Tu sei
Tu sei
Se tu sei molto di più
Di quello che agli altri dai
Da vedere oramai
Resta poco se sei
Se sei
Se sei
Se tanto tu sei di un altro
Pianeta e non vivi come me
Parli agli alberi e al vento
Non c’è niente che sia
Impossibile
Vedi tutto attraverso
Senti il mondo che gira intorno a te
Mentre io muoio dentro
L’universo non appartiene a me
Ma credo di sapere
Com’è fatto l’ uomo
Che ti siede proprio accanto
Mentre tu gli urli contro
Il pianeta da cui cadi
Non ha poi tanto senso
Se tu non sai ascoltare
Per un solo momento
Il diverso che ho da dire
Il diverso che ho da fare
Il diverso che son io
Da te che sei fin troppo uguale
Al pianeta che ti porti dietro
E non vedi proprio altro
A me resta il silenzio
Di quel che penso
Il silenzio…
Io voglio molto di
Io voglio molto di
Io voglio molto di
Io voglio molto di
Io voglio molto di più
Perchè tu sei di un altro

venerdì 22 aprile 2011

La stanza, straniero






















Visti per la prima volta,
Disperato d’amore
Ti ho avuto
Interamente, subito
S’un letto disfatto
Di notte.

Con i baci ancora si sentono 
Ancora frettolosi, disperati
Come segnali roventi,
Che percuotono le carni
Che sviscerano di calore
Una vergine pelle.


E mentre tutto si spegne
Si sente soltanto
Un’eco di passione
Bruciata, incauta
Come una candela
Al mattino.


Adesso vestiti,
Guardala bene la stanza
Straniero.

La trovi un’anima
Qui dentro?

mercoledì 6 aprile 2011

Kavafis


















Una candela per
Me Alessandrino
Mentore di Poesia,
Solo questo rimane
Ai giorni colmi d'arte.

Infondimi i Versi
Tra follie e pianto,
Portami su quei colli
Ardenti, accesi d'eros
Nei miei occhi.

Dammi i tuoi ricordi
E porgili con cura
Almeno una volta,
Sulla mente ignara
Dell'Amore: quei corpi,
Le labbra rosse di tormento
Giovani di voluttà.


di Mihai Rusu


















Anni di giovinezza, vita di voluttà ...
come ne scorgo chiaramente il senso.

Quanti rimorsi inutili, superflui ...

Ma il senso mi sfuggiva, allora.

Nella mia giovinezza scioperata
si formavano intenti di poesia,
si profilava l'ambito dell'arte.

Perciò così precari i miei rimorsi!
E gl'impegni di vincermi e mutare,
che duravano, al più, due settimane.

di Costantino Kavafis

venerdì 1 aprile 2011

L'onirico d'estate
















Nei sogni d'estate
Ti vedo impollinare
Le stelle, vicino a
Nebulose di vento

Su tempi dispersi
Perduti nel sole.

Ti ho visto
Anni luce!

Facevi fiorire
Anche me con
Un sorriso
Sui petali

Rendevi la gioia
Un male
Possibile.