Anni di giovinezza, vita di voluttà ...
come ne scorgo chiaramente il senso.

Quanti rimorsi inutili, superflui ...

Ma il senso mi sfuggiva, allora.

Nella mia giovinezza scioperata
si formavano intenti di poesia,
si profilava l'ambito dell'arte.

Perciò così precari i miei rimorsi!
E gl'impegni di vincermi e mutare,
che duravano, al più, due settimane.


Costantino Kavafis

lunedì 30 agosto 2010

Ti ritroverò



 Ti ricordi di quella volta in cui ti dissi col cuore tremante che ti volevo bene, tanto bene? Com’ero felice quando mi dicesti che anche per te era lo stesso.

 Ma lo era veramente ? Non so, mi trovo senza certezze anche sul passato e come uno stupido ti ho dato tutto, tutto quello che avevo di buono, tutto quello che potevi accettare da me.

 Forse eravamo solo più innocenti e più veri di come siamo oggi e non pensavamo a tante cose che possono solo farci del male. Eravamo amici ed esisteva solo quello. Nessuna complicazione, nessun pensiero superfluo, ma solo l'esserci l'uno per l'altro; ed è a questo che volevo ritornare, è questo di cui avevo veramente bisogno ma tu non l'hai capito o forse non lo volevi accettare.

 Penso di essermi illuso su tutto, sul nostro volerci bene e sul fatto che nonostante quello che poteva capitare saremmo resistiti comunque, avremmo continuato ad essere amici. Ed ecco un altro post secondo me bellissimo, che adesso mi sembra la cosa più necessaria che esista per poter andare un altro giorno avanti, ma che domani mi si rivelerà per quello che è: un'altra pagliacciata, un altro modo per rendermi più ridicolo.

 Una volta ero sicuro che saremo rimasti amici per sempre, pensavo che nonostante le cose brutte che mi potevano succedere non sarei mai stato più solo perché potevo contare sempre su qualcuno, qualcuno che avrebbe cercato sempre di capirmi e di aiutarmi quando ne avessi avuto bisogno. E questo non cinque minuti tra una cosa e un'altra ma il tempo che bastava per tirarmi un po’ su. Era una certezza per me...

 Mi sento un bimbominchia di dodici anni che pubblica link di merda su facebook. La verità è che devo crescere è capire che non avrò più quella certezza, e nonostante mentre scrivo mi viene da frignare devo trattenere le lacrime perché solo io sono in grado di aiutarmi. Mi sento preso per il culo nel pensare che sono arrivato a dover difendere anche il fatto  che dovessimo cercare sempre di essere grandi amici.

 Ma le priorità sono diverse, anche tra persone che credono di conoscersi benissimo, persone che credono di sapere quello che veramente provi, e mi sbagliavo su tutto. Bisogna tutelare prima se stessi, bisogna sfuggire a un certo punto da tutta questa sofferenza, ma allora perché non me lo dici direttamente. Perché neghi quando ti dico che vuoi ( anche giustamente ) lavartene le mani ? Probabilmente non sono il solo a non conoscerti, forse è anche il contrario visto che sai che l'unica cosa che pretendo è la chiarezza.

 Inizialmente questo post doveva essere una poesia e infatti le prime due righe erano in versi ma facevano troppo schifo per essere un qualcosa di vagamente poetico. Questa sofferenza è troppo reale, esasperante, autodistruttiva. Sento quasi di poterla toccare, accarezzare e cullarmi in essa ed è a causa di questa che mando a quel paese le cose veramente importanti che hanno bisogno della mie attenzione e del mio impegno.

 Posso percepire benissimo tutte queste emozioni che mi fan sentire così ridicolo ma proprio perché cosi vere non trovo nessun abbellimento, nessuna metafora per rendere tutto questo più "bello", più poetico.


Cosa c'è di più struggente delle realtà ? Io in versi non riesco ancora a raccontarla.


...


Una piccola parte di me ripete che sia meglio così, che ti darebbe di nuovo e forse anche di più tutto l'affetto che ti ha dato e tutte le cose che ti ha confidato quando riuscivamo ancora a volerci bene senza litigare, e mi ripete che questa situazione la supererò e che forse in futuro ( settimane, mesi, anni ), ti ritroverò. Questa parte crede ancora a quel amico che risposse che mi voleva tanto bene anche lui.

PS: Meno male che su questo blog non ci viene nessuno a leggere le mie lagne. In questo momento penso che sia molto meno così... E mi prende l'angoscia perchè a tre giorni dagli esami neanche oggi sono riuscito a fare niente!

1 commento:

  1. ...quello che hai scritto è intenso e struggente,non è per niente una lagna!
    ...è vita vera,sentimenti,emozioni,dolori!
    ...è dare voce al proprio cuore...
    Ti auguro di trovare la serenità...un abbraccio!

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