Anni di giovinezza, vita di voluttà ...
come ne scorgo chiaramente il senso.

Quanti rimorsi inutili, superflui ...

Ma il senso mi sfuggiva, allora.

Nella mia giovinezza scioperata
si formavano intenti di poesia,
si profilava l'ambito dell'arte.

Perciò così precari i miei rimorsi!
E gl'impegni di vincermi e mutare,
che duravano, al più, due settimane.


Costantino Kavafis

sabato 28 agosto 2010

Quel Pomeriggio



Tu fingevi di leggere qualcosa
E io fingevo di guardare l’erba
Costretti a stare insieme
Anche quel pomeriggio.


Orgogliosi, facevamo finta di niente
Non mostravamo quanto fosse grande il dolore
Eppure, in piccoli attimi di distrazione
Ci cercavamo, avvertendo dell’altro la presenza.

E sorprendendoci di nuovo
Svelati da quel muro di silenzio
Ci guardavamo intensamente
Come per riscoprire l’ovvio.




Ma presto ci voltavamo rabbiosi
Cercando di mostrare indifferenza
Abbassando gli occhi a terra, pregando
Che per magia, sparisse la sofferenza.


E il nostro affetto si dibatteva, pulsava
In quella nuova gabbia di delusione
Come quel cuore sul punto di crollare
O quel sospiro intenso, vuoto di odore.




di Mihai Rusu


PS: L'ho scritta il 31 luglio sempre in una di quelle notti insonni. XD

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