Spesso penso al tuo cielo
Specchio di morte,
Sagoma di sogni
Senza più vita.
E tu
Bruci nei ricordi,
La pelle arde negli incubi,
Nella violenza
Che fu tua
Libera nell’incoscienza.
Quegli atti di odio
Son lì, con te,
Ti si ritorcono contro
Ti corrodono la carne,
I vermi
Ti scavano le ossa
Ti spezzano la vita.
E i sensi stessi
Si abbandonano
Al dolore, unico
Segno di vita.
Ma mi convinco
Che la mente trovi pace
Nell’immagine di me,
Figlio sconosciuto,
Che ci sia redenzione
In un facile rimpianto.
di Mihai Rusu
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